LA STORIA
The history of wine bar
La data di costruzione del complesso in cui si trova l’enoteca La Trappola non è certa, ma si presume che le arcate sotto le quali si degusta il buon vino risalgano al 1300. La caratteristica architettonica più evidente di questo edificio è che esso si sviluppa attorno al passaggio detto “Il Bisàt” (dal parlato antico Rugo Bisonis), dal ruscello che vi passava attraverso e nel quale era frequente trovare anguille che risalivano il corso verso il laghetto del colle. Infatti in friulano “bisàt” vuol dire proprio anguilla.

Sappiamo che i locali appartennero ai nobili Di Varmo di San Daniele e che dopo il terremoto del 1348 li ricostruirono dalle fondamenta. Quando il complesso fu rinnovato nel 1354, assunse un ruolo giuridico: sotto il porticato, alla presenza del notaio, si stipulavano contratti e atti pubblici. Inoltre in queste dimore, fino al XVI secolo, veniva ospitato il Patriarca, spesso presente a San Daniele. Il 12 febbraio del 1441 un certo Leonardo Maseruti lasciò a San Michele una casa in Ruga Bisonis.

Il pievano umanista Guarnerio d’Artegna (+1466) fece di questa grande casa una vera e propria corte: nella zona del Bisàt stava il cocchiere Antonello con una coppia di cavalli ed i mezzi di trasporto; i vani sopra le arcate ospitavano il cappellano domestico pre’ Floriano da Tolmezzo, che era anche cappellano di S.Antonio, il cancelliere-notaio personale Bonanno, ser Pietro Turba marescalco per gli atti di giustizia di competenza patriarcale, la cuoca, il domestico e lo scriptorium dove operavano i copisti “permanenti”. Nel 1467 il fabbricato fu ristrutturato per ospitare il nuovo pievano Ludovico dei nobili di Valvasone (1467-1481), già canonico di Cividale.

Dalla II metà del XVII secolo il luogo non appartiene più nè al Comune, nè alla Chiesa locale ed è passato di privato in privato fino a diventare, dal 1999 ad oggi, l’enoteca “La Trappola”.
The construction date of the building in which we can find the wine bar “la Trappola” is not certain, but the arches under which you can taste the excellent wine are presumed to stem from the year 1300. The most evident trait of the building is that it develops along the path called “Il Bisàt” ( from the latin Rugo Bisonis), named after the stream passing by in which you could find eels swimming upstream towards the lake on the hill. In Friuli local language “bisàt” means eel.

We know that the rooms belonged to the lords Di Varmo di San Daniele who completely rebuild the house from the foundations after the 1348 earthquake. After being renovated in 1354, it gained legal status: under its colonnade, at the presence of the notary, contracts and public acts were signed. Until the XVI century, moreover, this residence hosted the Patriarch who often visited San Daniele. The 12th of February 1441 Leonardo Maseruti left in San Michele a house in Rugo Bisonis.

The humanist parish priest Guarniero d’Artegna (+1466) turned this large house in an authentic court: the area of the Bisàt hosted the coachman Antonello with his horses and means of transport; the rooms above the arches lodged the domestic chaplain pre’ Floriano da Tolmezzo, who was also the chaplain of S. Antonio, the personal chancellor-notary Bonanno, ser Pietro Turba marshal for the patriarch’s judicial acts, the cook, the housekeeper and the scriptorium in which the “permanent” copyists worked.

In 1467 the building was renovated in order to host the new parish priest Ludovico dei nobili di Valvasone (1467-1481), formerly canon of Cividale. Since the second half of the XVII century this place does not belong any more to the municipality nor to the church, but passed form private to private until 1999, in which it became the wine bar La Trappola.
© 2016 - enoteca La Trappola S.a.s. - p.i. 02101150304 | by Elisabetta D'Affara & BMBDesign | Privacy Policy
LA STORIA
La data di costruzione del complesso in cui si trova l’enoteca La Trappola non è certa, ma si presume che le arcate sotto le quali si degusta il buon vino risalgano al 1300. La caratteristica architettonica più evidente di questo edificio è che esso si sviluppa attorno al passaggio detto “Il Bisàt” (dal parlato antico Rugo Bisonis), dal ruscello che vi passava attraverso e nel quale era frequente trovare anguille che risalivano il corso verso il laghetto del colle. Infatti in friulano “bisàt” vuol dire proprio anguilla.

Sappiamo che i locali appartennero ai nobili Di Varmo di San Daniele e che dopo il terremoto del 1348 li ricostruirono dalle fondamenta. Quando il complesso fu rinnovato nel 1354, assunse un ruolo giuridico: sotto il porticato, alla presenza del notaio, si stipulavano contratti e atti pubblici. Inoltre in queste dimore, fino al XVI secolo, veniva ospitato il Patriarca, spesso presente a San Daniele. Il 12 febbraio del 1441 un certo Leonardo Maseruti lasciò a San Michele una casa in Ruga Bisonis.

Il pievano umanista Guarnerio d’Artegna (+1466) fece di questa grande casa una vera e propria corte: nella zona del Bisàt stava il cocchiere Antonello con una coppia di cavalli ed i mezzi di trasporto; i vani sopra le arcate ospitavano il cappellano domestico pre’ Floriano da Tolmezzo, che era anche cappellano di S.Antonio, il cancelliere-notaio personale Bonanno, ser Pietro Turba marescalco per gli atti di giustizia di competenza patriarcale, la cuoca, il domestico e lo scriptorium dove operavano i copisti “permanenti”. Nel 1467 il fabbricato fu ristrutturato per ospitare il nuovo pievano Ludovico dei nobili di Valvasone (1467-1481), già canonico di Cividale.

Dalla II metà del XVII secolo il luogo non appartiene più nè al Comune, nè alla Chiesa locale ed è passato di privato in privato fino a diventare, dal 1999 ad oggi, l’enoteca “La Trappola”.


History of wine bar
The construction date of the building in which we can find the wine bar “la Trappola” is not certain, but the arches under which you can taste the excellent wine are presumed to stem from the year 1300. The most evident trait of the building is that it develops along the path called “Il Bisàt” ( from the latin Rugo Bisonis), named after the stream passing by in which you could find eels swimming upstream towards the lake on the hill. In Friuli local language “bisàt” means eel.

We know that the rooms belonged to the lords Di Varmo di San Daniele who completely rebuild the house from the foundations after the 1348 earthquake. After being renovated in 1354, it gained legal status: under its colonnade, at the presence of the notary, contracts and public acts were signed. Until the XVI century, moreover, this residence hosted the Patriarch who often visited San Daniele. The 12th of February 1441 Leonardo Maseruti left in San Michele a house in Rugo Bisonis.

The humanist parish priest Guarniero d’Artegna (+1466) turned this large house in an authentic court: the area of the Bisàt hosted the coachman Antonello with his horses and means of transport; the rooms above the arches lodged the domestic chaplain pre’ Floriano da Tolmezzo, who was also the chaplain of S. Antonio, the personal chancellor-notary Bonanno, ser Pietro Turba marshal for the patriarch’s judicial acts, the cook, the housekeeper and the scriptorium in which the “permanent” copyists worked.

In 1467 the building was renovated in order to host the new parish priest Ludovico dei nobili di Valvasone (1467-1481), formerly canon of Cividale. Since the second half of the XVII century this place does not belong any more to the municipality nor to the church, but passed form private to private until 1999, in which it became the wine bar La Trappola.
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